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La paura del matrimonio nelle coppie di oggi


Il forte calo nei matrimoni nella nostra società è sicuramente in parte attribuibile alle difficoltà economiche e alla sempre piu frequente impossibilità di avere un lavoro stabile che garantisca la sicurezza necessaria per creare un nuovo nucleo familiare.

Se questo è un aspetto sicuramente importante c’è da dire che spesso diventa una “scusa” per evitare il “grande passo “ che tanto ci spaventa.

La paura del matrimonio, prima caratteristica esclusivamente maschile oggi investe sempre più donne che vedono l’abito bianco, non più come il sogno della vita ma come il funerale della propria indipendenza.

Ma cos’è nello specifico che tanto spaventa gli uomini e le donne?

In primo luogo il matrimonio ci costringe a diventare adulti, usciamo dal nostro nucleo familiare, per crearne un altro, del quale siamo completamente responsabili. Abbandoniamo lo status di figli per diventare mariti e mogli, abbiamo il compito di fare in modo che il matrimonio sia solido, e l’eventuale fallimento sarà esclusivamente colpa nostra.

Il secondo punto è, infatti proprio la paura del fallimento, ci spaventa l’idea di dover affrontare una rottura, di doverci sentire in qualche modo responsabili di aver sciolto un patto che dovrebbe essere eterno. Guardandoci in torno vediamo sempre più coppie che divorziano, il matrimonio sembra sempre più fragile e il “fin che morte non vi separi” ha acquisito sempre di più il valore di una frase di rito, piuttosto che di un reale intento da perseguire.

E allora se capita a molti siamo portati a pensare che possa capitare anche a noi. Perché correre il rischio?perché mettersi nella posizione di poter affrontare una rottura, con tutto il dolore che questa comporta? perché investire emotivamente ed economicamente in qualcosa che il mondo intorno ci fa apparire così fragile?

Ma se invece non fosse così e se fossimo in grado di creare un legame solido, di accettare i giusti compromessi e di rispettare il patto del “per sempre”?

Il problema è che anche questa eventualità ci spaventa quanto la precedente. In una società che ci costringe a cambiare in continuazione, cambiare lavoro, cambiare città, cambiare casa e abitudini, l’idea di qualcosa di definitivo ci fa sentire in gabbia, costretti a rimanere fermi mentre tutto intorno è in continuo movimento.

Oggi siamo inevitabilmente spinti a pensare al nostro futuro come singoli, cresciuti in una società individualista in cui si investe per raggiungere obiettivi che spesso arrivano dopo anni, lo spazio per costruirsi come coppia diminuisce sempre di più. Essere in due ci spaventa profondamente, abbiamo paura di perdere la nostra indipendenza, di precluderci il raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo prefissi, di essere limitati nelle nostre scelte.

E allora se sposarsi non è più la naturale evoluzione di una relazione di coppia, se il desiderio di creare una famiglia spesso diventa secondario ad altre necessità che sembrano sempre più impellenti, oggi si incontrano molto meno coppie e molto più spesso individui che hanno deciso di percorrere un pezzo di vita insieme.


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