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Gruppi di sostegno "virtuali"


L’incremento dell’utilizzo di internet ha aperto una serie di nuove frontiere di comunicazione e di scambio di informazioni.

Per quanto si sia parlato innumerevoli volte della pericolosità dell’uso eccessivo e poco corretto di internet mi preme sottolineare che un mezzo di comunicazione così potente, in grado di abbattere le distanze, di diffondere messaggi, di rendere visibili video , foto , di condividere opinioni in un attimo con milioni di persone in tutto il mondo, ha sicuramente un “lato oscuro”.

La dipendenza da internet nei giovani, l’influenza che possono avere messaggi sbagliati, il rischio di connettere persone che hanno l’intento di scambiare materiale illegale, la nascita di comunità on-line che inneggiano alla violenza, alla pedofilia, al razzismo, son tutti aspetti preoccupanti e che non possono di certo essere ignorati.

Di contro, tramite internet sono nati, in maniera del tutto naturale e autonoma numerosi gruppi e forum che si focalizzano su particolari argomenti e eventi di vita e che hanno finito per diventare veri e propri gruppi di sostegno on-line.

Si è sottolineato più volte quanto, in presenza di un evento “Eccezionale”, quindi al di fuori della norma, sia importante non sentirsi i soli e gli unici a viverlo. Al di là dei consigli, che ci si scambia in questi gruppi mi pare che l’aspetto più importante sia proprio la condivisione. Condividere con gli altri che sono nella tua stessa situazione, aiuta a ridurre il senso di frustrazone e di solitudine.

Pensiamo ad esempio ad una neo-mamma, magari costretta a vivere lontano dalla famiglia di origine per problemi di lavoro, che si trova a dover affrontare la gestione quotidiana del suo bambino. La nascita di un figlio è sicuramente un evento meraviglioso ma porta con sé una serie di cambiamenti radicali non sempre semplici da affrontare. Poter condividere ansie, paure e preoccupazioni, potersi scambiare consigli, ricevere sostegno qualora dovessero esserci dei piccoli momenti di sconforto, ma soprattutto sapere che non si è i soli a vivere quelle ansie e quelle paure, parlare con chi le ha già affrontate e superate può essere di grande aiuto e può ridurre il rischio di isolamento. A volte si ha paura di essere giudicati e si evita di parlare con parenti e amici, condividere la propria situazione in queste comunità è sicuramente un modo per esprimersi liberamente senza paura del giudizio altrui.

La struttura di questi gruppi assomiglia, per certi versi a quella dei gruppi di Auto-Aiuto.

Persone con le stessa problematiche si riuniscono e si sostengono a vicenda, i più”esperti”, coloro che hanno già vissuto un determinato evento, aiutano i neofiti ad affrontarlo.

Sono nati numerosissimi gruppi per mettere in contatto persone che stanno affrontando una specifica malattia. Il conforto, la condivisione e le indicazioni di chi ha vissuto o sta vivendo la stessa situazione possano essere fondamentali per trovare la forza di andare avanti. Non ci si sente più da soli con il proprio dolore ma insieme ad altri che sono in grado di comprendere fino in fondo proprio perché ci sono già passati.

Questi sono solo due esempi del vastissimo mondo dei gruppi di sostegno che grazie a internet si sono sviluppati e continuano a crescere.

I vantaggi sono, a mio avviso, numerosissimi come l’annullamento delle distanze tra i partecipanti, la possibilità di comunicare in qualunque momento, la sensazione di sentirsi membri di un gruppo, la possibilità di sentirsi utili per gli altri.

Ovviamente anche in questo caso esiste il rischio di abusarne, chiudendosi nei gruppi e allontanandosi dalle persone di riferimento che restano sempre la più importante fonte di sostegno.

La rete sociale di appartenenza non deve mai essere indebolita per fare spazio a quella virtuale, il rischio è infatti quello di aumentare la sensazione di solitudine.


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