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Fusione/Autonomia nella coppia


Spesso all'interno della coppia, soprattutto dopo molti anni, diventa difficile riconoscersi, capire quanto c'è di me e quanto dell'altro. In questo modo si finisce per vivere in maniera del tutto fusionale una unica realtà possibile nella quale esistono la “nostra vita”, i “nostri amici””i nostri bisogni”, “i nostri desideri”, finendo così per rinunciare a quella parte di noi che non si adatta perfettamente alla realtà relazionale.

In una coppia così strutturata la paura di perdere l'altro si unisce alla paura di perdere una parte di noi e della nostra vita, finendo per vivere il rapporto in maniera poco serena.

D'altro canto è molto probabile che con il tempo quegli aspetti di noi ai quali abbiamo rinunciato in favore di un unità e di una fusione di coppia inizino a mancarci.

Può Emergere così la necessità di capire dove finisco io e dove inizia l'altro, mettendo dei confini chiari tra la nostra e la sua identità.

Affrontare un processo così complesso può mettere in crisi la coppia per due ordini di motivi:

in primo luogo non è detto che il desiderio di riacquistare una propria interezza e autonomia sia reciproco, per cui l'altro potrebbe viverlo come un tradimento e cercare in tutti i modi di frenare il processo di acquisizione di indipendenza messo in atto dal partner.

In secondo luogo rompere l'equilibrio precostituito porta inevitabilmente con sé la paura che la coppia non regga ad un cambiamento così radicale e che cambiare voglia dire, in qualche modo , rompere senza essere certi di avere le capacità per ricostruire.

Nelle coppie sposate o conviventi parte dell'identità dei partner si costruisce all'interno del rapporto,ci si identifica come mariti/mogli, compagni/compagne, si hanno progetti comuni e si immagina un futuro insieme. Per questo motivo nelle separazioni e nei divorzi non solo bisogna fare i conti con l'elaborazione del lutto e con il fallimento di un progetto di vita, ma bisogna anche ricostruire la propria identità. Tale processo è tanto più difficile, quanto più la fusione è stata forte. Formare parte della propria identità all'interno della coppia è inevitabile e funzionale al rapporto ma lo spazio lasciato a sé stessi come individui indipendenti e autonomi non deve mai essere soffocato.

Essere coppia non vuol dire fondersi l'uno nell'altro ma mantenere la propria integrità, i propri gusti, le proprie esigenze e i propri interessi, condividendoli quando è possibile ma continuando a viverli da soli quando non lo è.

Venirsi in contro, cercando di adattare i propri bisogni a quelli del partner, ritagliando spazi e tempo da trascorrere insieme è sicuramente una necessità , purchè non diventi un processo unilaterale, nel quale è solo uno dei due ad adattarsi a ciò che desidera l'altro.

Viversi pienamente non vuol dire annullarsi nell'altro ma portare noi, nella nostra interezza, all'interno della relazione, in modo da creare un incontro tra due mondi, arricchendo e arricchendoci.

Il giusto equilibrio tra fusione e autonomia è sicuramente un aspetto fondamentale, ma non sempre facilmente raggiungibile, per il buon funzionamento della coppia.


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